5 tornado in kansas

 

By Andrea Griffa - Giugno 2008


23 Maggio 2008: wege tornado fest!


È con questa espressione che una giornata simile viene denominata dagli stormchasers americani: wedge tornado fest. Il wedge, per chi non mastica di questa terminologia, è il supertwister, il supertornado, il sogno e l’obiettivo difficilmente realizzabile di ogni di ogni cacciatore di temporali e l’incubo più oscuro di un abitante del midwest americano.


Ebbene, già intercettare 1 tornado in 20 giorni di caccia costituisce un successo, ma intercettarne 8 (compreso il 14 maggio e 22 Maggio) è davvero qualcosa che và al di là di ogni logica e soddisfazione.


Dopo l’incredibile outbreak del 22 Maggio decidiamo di dormire a McCook,Ne in Nebraska e giungiamo in camera stanchi e provati dalla stupefacente e fruttuosa caccia che abbiamo appena vissuto; io e Fabio siamo piuttosto carichi di tensione e siamo ben consci che l’indomani vivremo il vero grande outbreak e discutiamo ardentemente di ogni aspetto di caccia che dovremo ben tenere presente anche se le nostre menti sono obnubilate dalla fatica e dall’adrenalina che circola ancora copiosa. Altri cacciatori appartenenti al servizio meteorologico nazionale, dotati di veicoli scientifici scout con bellissime stazioni mobili meteorologiche, colloquiando con me mi dicono baldanzosi che secondo loro non sarà un outbreak e che il giorno migliore rimarrà il 22; io rispondo loro che si sbagliano e che da 3 giorni sono sicuro che il giorno più spettacolare sarà il 23.


Ad ogni modo siamo consapevoli che è meglio dormire e vedere al risveglio i nuovi run delle mappe convettive e sinottiche.


Dopo un sonno disturbato dall’apprensione che avvolge le nostre menti e il caldo umido che lascia poco respiro, ci alziamo e come di consueto analizziamo nei fini dettagli la situazione sinottica e ci riserviamo anche del tempo per realizzare una piccola parte del documentario che il cameraman francese Felix Bassous sta girando su di noi. Spiego a Felix che gli ultimi Run delle mappe meteorologiche mostrano una incredibile dry line con una bassa pressione che intorno alle 5 pm locali dovrebbe trovarsi nel Nord-Ovest del Kansas con punto triplo intorno ad Oakley,Ks e fronte caldo disposto parallelamente all’autostrada I 70. Lo shear di basso livello è semplicemente grandioso e il low level jet spira a 45 nodi da Sud est insieme ad una forte ventilazione da Sud-Ovest dai 500mb in su. Al suolo abbiamo 20 gradi di punto di rugiada. La colonna d’aria contiene 3000 e passa di cape. Il satellite ci mostra che il cielo è sgombro dalle nubi e l’aria riscaldata dal sole si sta destabilizzando. Tutti questi dati lasciano intendere che sta per verificarsi un grande outbreak di tornado e supercelle: peraltro la probabilità di avere dei supertornado è alta.


Preoccupazione, ansia, apprensione, inquietudine sono sentimenti che ci pervadono essendo tutte queste decisioni previsionali sulle nostre spalle e per più di un’ora non facciamo altro che studiare la situazione analizzando decine di mappe convettive e il nostro target non cambia: Oakley. Ebbene è ora di sbrigarsi, sono quasi le 12, siamo ancora in Nebraska e dobbiamo ancora percorrere un’ora e mezza di strada per giungere in Kansas e precisamente a Oakley.


Giunti nella cittadina di Colby,Ks in Kansas (distante pochi kilometri da Oakley) ci rendiamo conto che abbiamo pochi minuti per pranzare e procediamo con una breve sosta da McDonalds. Al mio rientro in macchina mi accorgo che la convezione è appena partita e i temporali cominciano a svilupparsi. Cerco di chiamare più in fretta possibile tutta la ciurma per muoversi e partire anche se qualcuno si trova ancora all’interno del fast food. Una volta partiti il radar ci mostra una supercella in piena regola che presto diventerà tornadica ma non ci sono strade per raggiungerla se non strade sterrate: mentre prendiamo le nostre decisioni viene segnalato un tornado on the ground e la tensione cresce. Decidiamo di percorrere una strada sterrata circa un kilometro e lo shear del WX raggiunge il fondoscala: il cielo è nero quasi pece e ci aspettiamo di vedere entro pochi minuti un tornado ma tutto tace. Il silenzio risuona in tutta la pianura.

Abbondoniamo la strada sterrata e ritorniamo sulla autostrada I 70. La supercella è sopra di noi, l’eco ad uncino è qualcosa di spaventoso, lo shear in ballo è davvero a livelli immensi. Il cielo ribolle e assume fattezze davvero temibili.. Ci portiamo nella parte più interna dell’eco ad uncino medesimo e negli specchietti vediamo una macchia scura verso sud: è Lui, abbiamo il primo wedge tornado.






In pochi secondi realizziamo che abbiamo a che fare non con un tornado normale ma con il così tanto temuto, chiamato in gergo dai cacciatori, Supertwister. Sono dei tornado non comuni, difficili da trovare e da cacciare perché spesso o stanno in mezzo alla pioggia, o si muovono molto veloci, e spesso sono di scala violenta(da EF3 fino a EF5) e presentano diametri spesso maggiori di 1 kilometro; avete capito bene: si tratta di vortici assassini con diametri maggiori di 1 kilometro che a volte oltrepassano i 2 kilometri con venti che possono oltrepassare i 400 km/h.




Sta volta ce l’abbiamo davanti e si muove perfettamente verso di noi: tale deduzione è palese quando si osserva un tornado che non si muove lateralmente ma che apparentemente sta fermo e si ingrandisce visivamente col passare del tempo; detto questo è facile comprendere che il tornado sta venendo verso di noi, senza molti fronzoli.


Scendo velocemente dal van e cerco disperatamente e freneticamente il cavalletto: le condizioni di luce sono pessime ed è necessario; purtroppo nella frenesia del momento non riesco a trovarlo e sono costretto a scattare a 1600 iso con tempi inferiori al 1/20 il che significa foto mosse. E’ frustrante avere di fronte un fenomeno di tal calibro senza avere un cavalletto di aiuto sapendo che senza di esso verrano fuori foto parzialmente sfuocate. Come se non bastasse le mie mani tremano in maniera inconsulta.


Alcuni ospiti del viaggio sono davvero terrorizzati e ci chiedono urgentemente di scappare, ma la visione del mostro è ipnotizzante e non possiamo per nulla al Mondo andarcene da quella posizione.


Giunto a circa 1 kilometro da noi, il wedge tornado si dissipa in pochi secondi ma rimane la wall cloud bassissima, minacciosa e incombente sulle nostre teste. La circolazione tornadica con detriti al suolo rimane sotto la wall cloud e passa a 500 metri da noi sull’autostrada!! Guardando le nubi sopra le nostre teste ruota tutto e si vedono funnel minacciosi che si muovono pericolosamente sopra di noi: si tratta di una scena irripetibile.




Una volta attraversata l’autostrada, dalla nube a muro toccano il suolo altri due tornado che si dissipano in poco tempo: è come se la supercella stesse prendendo respiro prima di mettere in atto qualcosa di mostruoso.





E tale sensazione prende forma quando la wall cloud genera un altro grosso tornado con consistente debris al suolo




mentre alla sua sinistra si prepara qualcosa di incredibile: un altro Supertwister più grosso di quello precedente, circa 1 miglio(1,6 km!!), tocca il suolo e il vento di inflow si rinforza istantaneamente in maniera talmente strenua che è quasi difficoltoso stare in piedi. Il tornado non ci sta nel mio obiettivo e la sua apparenza è un fenomeno a dir poco sbalorditivo e impressionante, mai visto niente di simile.




Vorremmo seguirlo verso nord ma non ci sono strade asfaltate e le strade sterrate senza jeep 4X4 non possono essere affrontate per di più in un tornado outbreak. Rimaniamo sull’autostrada spostandoci ad una uscita vicina per fare benzina, aspettando l’ennesima supercella in avvicinamento da Sud che mostra fin da subito una forma molto interessante al radar. La decisione di stare fermi deriva dal fatto che una importante deduzione si è insinuata nel nostro pensiero: le supercelle quando attraversano il fronte caldo, disposto parallelamente all’autostrada, usufruiscono dell’enorme quantitativo di low level shear rinforzandosi e permettendo il touch down di diversi tornado: dovrebbe così bastare spostarsi di pochi kilometri e vederli passare.

La nostra teoria trova corrispondenza con la realtà, e un nuovo mesociclone appare all’orizzonte in tutta la sua possenza e maestosità;




dopo pochi minuti sembra irreale ma non è così: un nuovo wedge appare in tutta la sua imponenza! Ci prepariamo così a cacciare l’ennesimo supertwister e stavolta si tratta di un EF4, quasi di massima scala, un mostro che distruggerà una parte della cittadina di Quinter,Ks, fortunatamente senza uccidere nessuno, ma uccidendo purtroppo una giovane coppia di passanti scaraventandoli all’interno della loro vettura sul lato dell’autostrada.








Il supertwister si avvicina e lo spettacolo è stupefacente: il cono è vigoroso, largo, e la massiccia debris cloud al suolo è vorticosa ed energica.




Vedo dei detriti di grosso calibro sparati a 300 metri circa d’altezza per diverse centinaia di metri di distanza: probabilmente si tratta di alberi di grosso fusto. L’apparenza è senza dubbio quella di un tornado violento (EF4 o EF5) e dopo tutti i tornado visti precedentemente sembra quasi inverosimile potere assistere ad una scena simile.










Scattate diverse foto ritorniamo in macchina per intercettarlo nel punto di attraversamento dell’autostrada ma un poliziotto ci chiude la strada e ci impedisce di avvicinarci come avremmo voluto: costui pare davvero stizzito al nostro tentativo di procedere e decidiamo di rispettare la sua volontà, ben sapendo come sono le forze di Polizia americane.  Ebbene questo divieto ci costerà degli scatti incredibili: infatti il tornado attraverserà l’autostrada offrendo uno spettacolo inimmaginabile ai pochi cacciatori che erano riusciti ad avvicinarsi più di noi.




Il tornado, una volta avvicinatosi all’autostrada si dissipa ma in pochi minuti riesce a riorganizzarsi e un altro bellissimo e fotogenico tornado tocca il suolo, attraversando l’autostrada di fronte ai nostri occhi increduli.
































Ma la caccia non è ancora terminata: ormai sono le 8pm e si fa sera, e l’oscurità si impadronisce del cielo. Una supercella promettente sta muovendosi verso nord e scatta la tornado warning per la contea di Ellis: ci dirigiamo verso di essa e una volta entrati in città le sirene antitornado risuonano in una maniera drammatica: la città pare deserta e le persone sono tutte rifugiate per scampare al tornado che sta per giungere in città.



I brividi mi percorrono dandomi uno scossone di adrenalina. Sono le 8.15 e ci portiamo verso sud: la supercella uncina paurosamente e un nuovo enorme tornado tocca il suolo a Cedar Bluff, non distante da Ellis. Ebbene, l’unico modo di raggiungerlo sarebbe quello di prendere una strada sterrata verso Sud-ovest ma decidiamo di non rischiare. Non riusciamo a vedere il tornado e nel frattempo il vento di inflow si rinforza paurosamente e ribalta un grosso silos del grano che cade e rotola paurosamente verso di noi a circa 100 metri: fortunatamente un albero ferma la sua corsa. La visibilità è pessima, il vento assume toni fortissimi, siamo in mezzo ad una tempesta di terra rossa e decidiamo di ritornare ad Ellis verso Nord e verso l’autostrada, col tornado che procede indisturbato a pochi kilometri da noi senza potere vederlo.
Giunti sull’autostrada il wedge è a circa 1 kilometro da noi e raggiunge grandi dimensioni a 1 km a Nord dell’autostrada.
Ma ormai è ora di affondare il pedale e abbandonare l’outbreak: dobbiamo essere a Oklahoma City per le 6.30 di mattina per accompagnare degli ospiti all’aeroporto. Nel frattempo durante il viaggio verso Sud l’outbreak si estende al sud del Kansas e osservo al radar delle supercelle mirabolanti: mi rendo conto a mala pena di che energia si stia liberando nella troposfera. Sembra inverosimile ma uno degli echi ad uncino più perfetti della giornata sta per passare su Greensburg, la città già distrutta dal tornado EF5 del 4 Maggio 2007: un enorme tornado passa a pochi kilometri dalla città facendo dei danni a dei cascinali abbandonati.


Appena ho campo col cellulare chiamo immediatamente il mio amico Scott di Greensburg e gli chiedo se stanno tutti bene e se il tornado li ha investiti, Scott mi riferisce di essere terrorizzato e che se ne sta in un rifugio antitornado con molta gente. Io li tranquillizzo tutti e dico che ormai l’attività tornadica è terminata e la gente ha un sospiro di sollievo e di felicità. Scott mi ringrazia moltissimo e io gli dico che sta per arrivare il fronte freddo con la linea di groppo e sentiranno ancora molti tuoni e grandine di grosse dimensioni.


Ecco un video del compagno di caccia Fabio Giordano che sintetizza alcuni dei tornado di quel giorno:



Alla fine nel cuore della notte arriviamo a Oklahoma City e ripenso alle pianure sconfinate del Kansas e a quanto mi mancheranno.

Per concludere ecco la mappa con i tracciati dei tornado più importanti e le immagini radar:






      



Andrea Griffa